venerdì 17 giugno 2011

AMBRYM

L'arrivo all'isola di Ambrym e' estremamente avventuroso: la pista dove atterra il piccolo aereo cinese, non solo e' in erba, ma nemmeno tagliata, si ha l'impressione di atterrare in mezzo al nulla.

la pista di atterraggio in erba
l'aeroporto d'Ambrym
Una volta scesi grazie ai tre scalini in legno muniti di ruote che in Italia si chiamano rampa, si può entrare nell'infangato casotto in cemento che rappresenta l'aeroporto. Una ragazza americana volontaria alle Vanuatu mi fa parlare con la sua omologa locale che mi aiuterà a trovare un bungalow: non ho telefonato a Sam, dove vorrei alloggiare, scoprirò poi che i numeri riportati sulla Lonley non sono più in funzione. Sam e' un uomo piccolo e muscoloso, ha la maglietta dell'aeroporto dove lavora, mi dice di aspettare un attimo, svolti i suoi incarichi mi fa strada verso il suo villaggio. E qui mi aspettano due giornate eccezionali. E' dai tempi delle mie gite in Yemen che desidero vivere un'esperienza in una famiglia tradizionale, e questa sara' la mia vita nei prossimi due giorni: non ci sono altri turisti all'infuori dei me, la maggior parte delle persone fa l'escursione al vulcano, io resterò con la famiglia ad osservare le varie attivita'. Approfitto del sole per andare in spiaggia, Sam mi fa accompagnare da suo figlio, che aspetta pazientemente che finisca la mia nuotata; il fondale ricorda l'isola di Vulcano: tutto e' nero, spettrale, anche il fondo del mare, solo qua e la' spuntano alberelli di corallo bianco, resi ancora più evidenti dal contrasto; i pesciolini colorati sembrano stelline in movimento, una meraviglia! Ce ne sono di blu fosforescenti, una miriade, ed i gialli, più grandi, pinneggiano con eleganza.

il figlio di Sam
Rientrando al villaggio mi fermo in un piccolo negozio che ha anche l'insegna sulla strada: un pannello di legno disegnato, grazie al quale conosco della sua esistenza: la pubblicità funziona!
Devo comprare acqua, qui ci si lava si beve e si cucina con acqua piovana, raccolta dai tetti in alcune piccole cisterne: meglio non correre rischi!
Una volta rientrata al villaggio crollo stanca sul letto, la pace che c'e' qui intorno e la stanchezza della nuotata favoriscono il mio riposo. Le voci dei bimbi mi risvegliano con dolcezza, la vita e' dura al villaggio, ci si lava con acqua fredda, nn ci sono medicine, il piccolo Kikki ha un'infezione in un occhio, la bimba di 10 anni la febbre, ma la madre riserva per se stessa l'aspirina: "Le passera'," e per fortuna le passa.
A cena sono sola con la famiglia, anche se non riesco a capire i vari ruoli: Sam, la moglie, so che ha 5 figli, 2 studiano nel collegio della capitale, qui dovrebbero essercene 3, con calma li identificherò. Ci sono i 2 nipotini, uno biondo con la pelle nera, gli occhi grandi e la bocca piccola, mi fa notare la nonna, che ne va estremamente fiera. L'altro e' il figlio del ragazzo che si aggira sempre con la musica ed ama ballare: la madre e' a Port Vila a lavorare, non sono ancora sposati, chissà, forse il pargoletto e' il frutto di una relazione clandestina! Altri uomini arrivano alla spicciolata per cenare, e' il tavolo della famiglia, ma anche un piccolo ristorante. Ad un certo punto uno scambio di frasi che non capisco, poi uno degli uomini appena arrivati mi propone di scambiare la mia stanza con la sua... non capisco il perché e l'idea di dormire nelle lenzuola usate da lui non mi alletta molto... ma riparlano fra loro, insistono gentilmente, all'inizio credo sia per non farmi dormire da sola nel bungalow un po' isolato, ma in una stanza a fianco alla famiglia; non ne capisco il perché e chiedo se c'e' qualche pericolo, ho già tutte le mie cose sparpagliate in giro ed è notte, non c'è luce... A questo punto la moglie, fermamente mi accompagna per aiutarmi mentre i due uomini escono dalla loro vecchia stanza traslocando scatoloni e vestiti. Scoprirò poi che e' per il mio confort, per non farmi dormire a fianco ad altri uomini, domani torneranno dal vulcano 2 australiani che occupano la camera adiacente e non è bella questa promiscuità, "Qui non si fa," mi dice la moglie: Sam e' pastore, tra le varie sue attività, di una religione ispirata al cristianesimo la NTM, New Tribe Mission, ed è sensibile anche al benessere morale dei suoi ospiti.
 
il bungalow per i turisti, a sinistra il bagno
 E così inizio a fare parte della famiglia, i piccoli ora si fanno avvicinare da me e tutti sono interessati dalle mie piccole cose magiche: l'Iphone, con i suoi video, le foto, la torcia, le mappe... per la piletta con ricarica a manovella da 2 euro sono letteralmente impazziti! devo assolutamente fargliene avere qualcuna. E chiederò ai gruppi che verranno qui il mese prossimo di portare qualche medicina per i bimbi e, mi piacerebbe, un po' di cibo per i poveri cuccioli di cane pelle ed ossa ai quali nessuno da da mangiare, perché "Se muoiono non è importante." Non sono maiali che si possono mangiare! Ho dovuto allungare loro di nascosto qualche briciola, altrimenti mi veniva requisita per i suini.
che maiala!

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