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ognuno guardi quanto mi e' lontano! |
Approfitto della sveglia prima dell'alba (sigh!) per scrivere qualcosina. La giornata di ieri è stata interessante, Seoul si sta rivelando una città gradevole da girare, anche da sola. Certo, dopo quasi 5 anni da coordinatore, questo è il mio primo viaggio in solitudine... ma dov'è il gruppo? Nessuno che chiede, domanda, vorrebbe... non posso negere: mi manca! Mi sto comportando, quindi, come se avessi qualcuno da organizzare, studiando percorsi e spostamenti, fedele alla filosofia di AVVENTURE, di cercare di vedere tutto ciò che si può per entare nella realtà locale. Tutti sono estremamente gentili, anche se in pochi o quasi nessuno parla inglese, ma me la cavo, come sempre, un po' a gesti, un po' con il favoloso librino "Point it" che mi ha regalato la mia amica Tiziana, dove c'è la foto di ogni cosa possa servire. La cosa più divertente è quando ci si sposta e bisogna raggiungere un qualche luogo o quando mi siedo a mangiare. ho una guida piena di foto, gentile dono dell'amico Patrizio (mi viziate, lo ammetto, mi viziate!) e rompo le scatole ad autisti di bus e poliziotti (è pieno) per farmi aiutare, facendo vedere la foto di dove voglio arrivare; per il mangiare è molto più divertente, qui la cucina è piccantissima, costa poco, si mangia con l'equivalente di 4/5
euro e sto mano mano provando le prelibatezze locali. La prima sera ho iniziato con una zuppa con delle tagliatelle di riso
e due gamberoni fritti con pastella (tipo tempura) dentro, il tutto con una bella spolverata di funghetti bianchi esili esili, tipo chiodini... non male, molto piccante, credo pepe nero; ho anche incontrato per strada la zuppa vivente che potete vedere in foto. A pranzo mi sono infilata in un ristorantino per impiegati, una sorta di tavola calda "dallo zozzone", ho guardato quello che mangiavano in giro ed ho ordinato la stessa cosa anch'io: una zuppa con della pasta tipo grossi maltagliati, un abbinamento delicato/piccante difficile da descrivere; la cosa bella è che come ci si siede al tavolo, viene portata dell'acqua da bere dentro una ciotola di terracotta, che ne esalta il gusto e la freschezza, una buona tradizione da copiare! Insieme mi è stato servito il kimchi, 2 tipi di verdura fermentata con peperoncino, che francamente non mi ha fatto impazzire. Ieri sera, invece, mi sono lanciata ed ho mangiato il teokbokki, in un apposito posto vicino al mio alloggio, famoso per questo piatto: sono come dei maccheroncini di pasta, ma pieni, non cavi, probabilmente derivanti dal riso, conditi con una salsa rossa piccantissima... altro che l'arrabbiata o la 'nduja calabrese! per fortuna erano accompagnati da un brodino leggero con il quale ho potuto stemperare un po'! Il divertente è che nel galateo coreano è molto brutto soffiarsi il naso in pubblico (!), tanto più a tavola (!!) e chi mi conosce sa che per un'allergica come me non solo è paticamente impossibile, ma se si mangia piccante, l'effetto viene enormemente amplificato!! ma sono carini, nessuno ride di me, vedo che mi guardano di sottecchi, ma non mi prendono in giro, non lo fanno anche se non capisco la loro lingua, si percepisce dalla profonda educazione e rispetto che hanno per il prossimo (da imparare!). Anche nella visita al palazzo della mattina, invaso da una miriade di scolaresche di tutte le età,
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frotte di scolaresche in visita |
carini allegri e spensierati, ho visto che incuriosivo, ma a parte qualche saluto in inglese e qualche foto che mi è stata scattata insieme al panorama, nessuno si è avvicinato più di tanto. Non ci sono molti "bianchi" da queste parti, il turismo è limitato ai paesi limitrofi, indonesiani, giapponesi, forse cinesi, ma bianchi ne avrò incontrati 2 o 3; nella strada dove si vendono gli oggettini come souvenir ho trovato un prof. di matematica dell'università di Catania, invitato ad un congresso... mi è sembrato così strano sentir parlare la mia lingua! A proposito di tradizioni ed artigianato, fanno delle cose deliziose, tessuti bellissimi che richiedono una lavorazione massacrante (ho visto un video) per realizzarne qualche metro, chissà se resisterò alla tentazione di comperarne? E la carta fatta a mano si trova di tutti i tipi e di tutte le grammature, viene usata incollata alle parti di legno in infissi e mobili al posto del vetro, con un bell'effetto schermante; fanno anche molto uso della cartapesta, realizzano lampade, piccoli mobili, è un bell'artigianato veramente. L'arredamneto delle case è molto semplice (tenuto conto che ho visitato un palazzo, figurati le case popolari!) il letto è un materasso rivestito in seta con un piccolo cuscino tondo, che poteva essere tradizionalmente, anche di bambù intrecciato, un paio di cuscini per sedersi, sempre rivestiti in seta, un tavolino basso e qualche armadietto, uno due al massimo, magari intarsiato in madreperla secondo lo stile locale, ma non molto grande e molto sobrio. E anche qui c'è da imparare!
Come ultima emozione prima di rientrare alla base, mi sono imbattuta in un tempio buddista
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tettoia di lanterne |
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pagoda |
dove era in corso una lunga preghiera, con una miriade di donne che si inginocchiavano e genuflettevano mentre il celebrante cantava sempre lo stesso mantra, sono stata rapita dall'emozione di questa religiosità profonda, dalle espressioni serie e comprese di tutte le donne, ho ripreso il tutto in un video, ma non so quando e se riuscirò a pubblicarlo, con l'Iphone sono limitata nella gestione del blog, devo appoggiarmi ad un computer e quello che posso utilizzare qui non lo legge, ahimè. ma troverò sicuramente la soluzione!
PALAZZO DI GYEONGBOKGUNG
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la prima porta |
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la seconda porta |
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particolare |
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un'altra porta |
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particolari colorati |
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dedicato a Sonda |
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bello, vero? |
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strani vermetti sui tetti |
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architetture |
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non vetro, pannelli di carta |
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il tutto in perfetta armonia con la natura! |
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segni zodiacali cinesi, il mio e' il topo! |
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menir |
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saggi menir |
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menir preoccupati |
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menir da guardia |
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la piazza principale |
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antico e moderno |
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questa l'ho mangiata ieri sera! |
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ardito! |
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modernissima |
Belle Manu .... bellissima questa idea che hai avuto del blog, mi piace davvero molto. Grazie della foto, ho iniziato anche una raccolta fotografica.
RispondiEliminaOhhh come sei arrivata hai fatto scatenare un terremoto ... l'hai sentito?
Dì un po' cos'è quella roba che hai mangiato?
baciotti
Terremoto? No, nulla, qui e' tranquillo e si sta benissimo!
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