venerdì 22 aprile 2011

IL GIRO CONTINUA

Il giro continua.... dalla costa ovest, da Bourraille attraversiamo tutto il verde delle montagne, ma verde che più verde non si può, per arrivare sulla costa est, dominio dei Kanaki a Poindimie'. Le differenze saltano subito all'occhio, le strade sono meno curate, si vede subito che la costa est è più povera di quella ovest, ma la natura è spettacolare! L'albergo dove siamo a è in una buona posizione, su una spiaggia non troppo estesa di sabbia chiara; è gestito e forse anche proprietà dei Kanaki, questa famosa razza aborigena locale, così diversa dai Caldosche, i discendenti dei coloni, arrivati in questo territorio per scelta libera o forzata. L'albergo è del genere di lusso, anche se il servizio resta molto indietro, nessuno porterà la mia pesante borsa fino al lontano bungalow 40, quando in certe topaie yemenite non avrei dovuto nemmeno pensare, avrei trovato la sacca a destinazione, magari nella camera sbagliata, ma trasferita autonomamente. La sera mi sono trovata, così, per caso come sempre, in mezzo ad una piccola manifestazione con canti locali, chissà se era proprio il "pilu pilu" quello che ho ripreso, chissà cosa voleva dire quel ritmo che i saggi uomini maturi della tribù locale, vestiti di fili di paglia secca con corone di felci intorno alla testa ripetevano, chissà!

http://www.youtube.com/watch?v=Z2lAJ-uCJ58&feature=youtube_gdata_player
http://www.youtube.com/watch?v=5H-YE37CjIE&feature=youtube_gdata_player

Ma piano piano arriverò a capire, per ora cerco, annuso, sento! E a dire il vero, non amo molto le cerimonie artefatte, ad uso e consumo di qualche estraneo, anche se non turista. Cercherò di intrufolarmi, di rendermi invisibile, di farmi accettare, di inserirmi e questo per meglio comprendere e capire. La mia amica che vive e lavorerà qui per una grande banca per tre lunghi anni non capisce, il mio progetto le sembra una follia, una scelta senza nè capo nè coda, un qualcosa di inutile, forse anche stupido. Invece sento che c'è un qualcosa che mi spinge, un qualcosa che mi fa avere voglia di conoscere e conoscere e ancora conoscere questo lato di mondo così lontano e così diverso dalla mia piccola Italia. Ma gli italiani sono sempre amati ovunque, e non sarò certo io a pormi in malo modo con la popolazione locale.
La grossa sorpresa, nel pomeriggio, è stata la gita fatta da Houailiou a Hienghiene quando davanti agli occhi, dopo una lunga serie di anse lussureggianti ci sono apparse davanti agli occhi una serie di formazioni rocciose, alte, maestose, nere, 
Hienghiene


Cicken
un po' come le Pee Pee Island della Tailandia, ma molto, molto più belle e, incredibilmente, oltre a quella che somiglia ad una sfinge c'è anche cicken island! Il giorno seguente, altra sorpresa: ci incamminiamo per una strada diversa verso la capitale e attraversiamo una delle zone minerarie: è un qualcosa di inimmaginabile, l'uomo ha grattato via la verde crosta arborea dalla terra ed ha portato alla luce il vero colore rossiccio del suolo, e questo si viene a scoprire curva dopo curva, fino ad arrivare al passo, dove il panorama è mozzafiato: lo sfondo verde lussureggiante, la parte rossiccia decorticata il tutto immerso in un oceano di un blu profondo, circondato dalle onde della barriera corallina, in alcuni tratti addirittura doppia.

http://www.youtube.com/watch?v=rQryK-KysxA&feature=youtube_gdata_player
http://www.youtube.com/watch?v=ZIsjz_cqQ7M&feature=youtube_gdata_player

cave
 

 
prima e dopo la cura...

La natura è stata più che generosa con questa isola, molto generosa! E sto pensado, se qualcuno mai verrà a trovarmi, il bel giro che si può organizzare ed i posti dove si potrà alloggiare per lasciare tutti a bocca aperta.











http://www.youtube.com/watch?v=5URA7_F8Ve4&feature=youtube_gdata_player

cascata


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