sabato 18 giugno 2011

AMBRYM SECONDO GIORNO

Subito dopo la buona colazione, prima della quale Sam, da bravo pastore, recita una lunga preghiera, che è anche un po' come una lunga lista di informazioni di quello che succederà durante la giornata, un paio di ragazzi arrivano per farmi una dimostrazione di disegni su sabbia, tipici di questa isola. Ogni disegno ha la sua spiegazione ed il suo significato, anche se non riescono a farmi capire bene cosa voglia dire il loro: "un albero al centro, un uomo, una donna..." Ma dev'esserci qualcosa di più.

disegno tradizionale sulla sabbia
 
il disegnatore, ha imparato da suo zio

 

L'importante è sapere che gli spiriti dei defunti, nel loro cammino nell'aldilà, verso un qualcosa che somiglia al nostro Paradiso, potrebbero trovare dei disegni incompleti, a metà cancellati e potranno continuare e procedere con il loro percorso solo se saranno in grado di completarli. E senza mai staccare il dito dalla sabbia, come vuole la tradizione! poco dopo arriva il truck per andare in un villaggio vicino, dove ho chiesto di assistere agli spettacoli di magia. Per rassicurare mia sorella, che non mi creda in mano a sciamani o stregoni, quello che qui chiamano magia bianca sono in realtà giochi di prestidigitazione. E visto che sono sola, la famiglia di Sam, vestita a festa, si prepara ad accompagnarmi. Il luogo dove mi portano è suggestivo, in mezzo alla foresta, dal villaggetto non lo si notava assolutamente, per quanto questa sia impenetrabile; è il luogo dove avvengono tutte le cerimonie ufficiali, circondato da sculture tipiche e dalla lussureggiante verdura. I giochi sono stati divertenti, 2 maghi si sono susseguiti nelle esibizioni, uno più serio e preparato, che riusciva nei suoi trucchi, anche se quello chiamato "il vulcano", ovverosia fumare una sigaretta e fare uscire il fumo, non dalla bocca ma dalle dita è di facile intuizione (guardate il video e si capisce), mentre l'altro, evidentemente alle prime armi, non riesce affatto nei suoi trucchi e tutto il villaggio ride di lui! Ma sono teneri!

il luogo magico

sculture locali


felci ovunque!


ancora felci!













E mi sono goduta la preparazione di un massetto, realizzato con la sabbia nera del vulcano ed una spolveratina appena di cemento che sarà il pavimento di una futura abitazione. Altro che additivi e prodotti speciali!

dedicata a Gianni!
La sera a cena incontrerò una coppia di simpatici australiani, Adam e George, di origine polacca il primo, fieramente greco il secondo, "The short one" come lo chiama il figlio con la musica, visto che è più basso di me. Sono reduci dall'escursione sul vulcano, che mi raccontano come molto dura: si sale, si sale e poi si sale ancora e questo per circa 4 ore; una volta arrivati si campeggia e si può dormire in una tenda prevista dall'organizzazione (ma una tenda vuota, come mi dicono i poverini che non avevano nemmeno una coperta per sopportare il freddo dell'altitudine) la mattina un giro intorno al cratere, sferzati dal vento, e poi giù, di ritorno al villaggio, che dopo la brulla montagna sembrerà alquanto civile.
Certo, noi "Viaggiatori Avventurosi" con il know how imparato in giro per il mondo non sbaglieremmo mai la scarpa, come hanno fatto i poveretti, che hanno camminato con i piedi feriti da vesciche, non dimenticheremmo mai una coperta, sapendo che il calore durante la nota è ben prezioso, almeno credo!

2 commenti:

  1. E scusa ma 4 ore di salita, magari senza neanche una "muchilla", sarebbe una salita dura? Ma ci faccia il piacere! Tze. :-)) Vai, vai serena che ce la fai!

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  2. Ma i disigni hanno a che fare con il libro dei morti egiziano ( quella specie di itinerario che piazzavano nei sarcofagi)?

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